L'IMPERO DEI DRAGI, DI VALERIO MASSIMO MANFREDI
260 d.C. L'impero romano è fortemente minacciato da una massiccia incursione persiana che sta tenendo sotto assedio da tempo la città romana di Edessa. L'imperatore Valeriano, alla richiesta di un icontro dal parte del re nemico, accetta di buon grado, viste le condizioni dei suoi uomini e della città. Il comandante della scorta di valeriano sarà Marco Metello Aquila, fidatissimo generale dell'imperatore, una leggenda fra i legionari e un espertissimo guerriero. Non appena parte l'ambasceria il generale aquila si rende conto che qualcosa non va: è una trappola e la vita dell'imperatore è in pericolo; tuttavia, anche se il comandante riesce ad avvertire Valeriano,ma il gruppo non fa in tempo a scappare ed è costretto a combattere contro un numero schiacciante di nemici. Allo scontro sopravvivono solo in dodici: l'imperatore, il generale aquila e altri dieci validi soldati. Il gruppo di romani viene quindi fatto marciare verso la terribile prigione di aus daiwa dove, contro ogni probabilità, sopravvive per quasi un anno; tuttavia l'estenuante lavoro, il poco cibo e le precarie condizioni fanno ammalare l'imperatore che dopo alcuni giorni di agonia, muore fra le braccia del suo comandante. Infrangendo le regole, i romani cremano il corpo del loro amato imperatore, quando vengono scoperti, sono condannati a morte. Con un ultimo tentativo disperato il generale Metello e i suoi uomini uccidono le guardie e si danno alla fuga, trovando un passaggio nel profondo della prigione-miniera. Comincia così un lungo viaggio che porterà questi valorosi romani e il loro comandante in luoghi inesplorati fino ad allora e a fare la conoscenza di popoli diversi e affascinanti. In particolare il gruppo si imbatterà in uno strano individuo dagli occhi a mandorla, che scopriranno poi essere il principe di un immenso paese che era stato usurpato: la Cina. I romani accetteranno di scortalo fino nella sua terra, dove altre avventure li attendono prima del ritorno in patria.
Una storia avvincente, ricca di colpi di scena, ambientata in un'epoca ancor più sorprendente e meravigliosa. L'Impero dei Draghi è un libro fantastico e non solo grazie agli spunti storici, che danno e che di mitico alla vicenda, ma soprattutto grazie alle meravigliose ambientazioni che lo scrittore descrive come fossero fotografie. Lo stile è elegante ma allo stesso tempo molto semplice; il ritmo narrativo è elevato e mantiene sempre alta la suspance, anche se l'autore concede brevi pause, giusto per riprendere fiato. Inoltre in questo romanzo vengono trattati valori fondamentali come l'amicizia, l'onore, il senso della patria che possiamo ritrovare nel generale romano Marco Metello Aquila, protagonista della storia, e nei suoi compagni e che in più occasioni li porteranno a fare scelte rischiose, ma che infine si riveleranno corrette. Nel libro vengono messe a confronto due culture completamente diverse come quella orientale (impersonata dal principe cinese dan quing, freddo e calcolatore) e quella occidentale romana (passionale e, tal volta, impulsiva) che si ritrovano in un incontro-scontro tra le pagine di questo avvincente romanzo.
Io personalmente credo che se esistesse la perfezione questo libro di certo la raggiungerebbe, essendo gli elementi in esso contenuti meravigliosamente in equilibrio tra loro, rendendola un opera semplicemente superba
N.B. non è tratto da una storia vera
